Mercato ortofrutticolo, aggiudicati i lavori di climatizzazione e digitalizzazione della struttura di Pievesestina

L’intervento, del valore complessivo di 4.678.793,32 euro è stato aggiudicato al Consorzio Caiec Società Cooperativa di Cesena

La Stazione unica appaltante dell’Unione dei Comuni Valle del Savio ha aggiudicato al consorzio Caiec Società Cooperativa di Cesena, con procedura di gara aperta e con il criterio del miglior rapporto qualità/prezzo, l’appalto dei lavori per il miglioramento dei servizi logistici del Mercato Ortofrutticolo. L’intervento, del valore complessivo di 4.678.793,32 euro, prevede opere di climatizzazione della struttura e dei servizi, la digitalizzazione dei processi e l’implementazione di soluzioni volte a migliorare l’efficienza complessiva e a ridurre l’impatto ambientale del complesso. I lavori avranno inizio nel mese di settembre.

Redatto dalla Filiera ortofrutticola romagnola Spa, il progetto è inerente al miglioramento dei servizi logistici del mercato ortofrutticolo di Cesena attraverso la climatizzazione della struttura e dei servizi, la digitalizzazione dei processi, miglioramento dell’efficienza e dell’impatto ambientale della struttura.

Nello specifico, il polo di Pievesestina sarà interessato da interventi di efficientamento e miglioramento della capacità commerciale e logistica, volti a migliorare la capacità di immagazzinaggio, stoccaggio e trasformazione delle materie prime, preservare la differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive. Si procederà poi con opere di riduzione degli impatti ambientali attraverso interventi di riqualificazione energetica o comunque in grado di ridurre l’impatto ambientale delle attività di commercio e di incrementare la sostenibilità dei prodotti commerciati; e di riduzione degli sprechi alimentari attraverso, ad esempio, il rafforzamento dei controlli merceologici e la distribuzione delle eccedenze alimentari.

Sono inoltre previsti lavori riguardanti la rifunzionalizzazione, l’ampliamento, ristrutturazione e digitalizzazione di aree, spazi e immobili connessi alle attività e ai processi logistici delle aree mercatali rifunzionalizzazione, ampliamento, ristrutturazione e digitalizzazione di aree, spazi e immobili connessi alle attività e ai processi logistici delle aree mercatali; miglioramento dell’accessibilità ai servizi hub e rafforzamento della sicurezza.

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Riqualificazione di Forma Futuro, assegnati i lavori

L’intervento ha costi pari a circa 6 milioni e mezzo di euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna

Progetto di riqualificazione di Forma Futuro, assegnati i lavori alla ditta Consorzio Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro Ciro Menotti, Società Cooperativa per Azioni di Ravenna, che ha nominato come impresa esecutrice Arcolab Srl di Parma. Trattandosi di un appalto integrato il Consorzio ha poi nominato lo studio di progettisti: Mazzei Srl per lo sviluppo del progetto esecutivo.

L’intervento ha costi pari a circa 6 milioni e mezzo di euro finanziati dalla Regione Emilia-Romagna e prevede la riqualificazione di spazi didattici e formativi dedicati a giovani e a persone in cerca di ricollocazione professionale. La conclusione dei lavori è prevista per la fine del 2026.

L’Assessore ai Lavori Pubblici, Francesco De Vanna, ha dichiarato: “Forma Futuro è, tra le altre cose, un luogo in cui si offre una concreta opportunità di occupazione e di inserimento lavorativo a centinaia di giovani ogni anno. Grazie a questo importante investimento garantiamo percorsi di professionalizzazione anche per accorciare le distanze tra sistema delle imprese e lavoratori. Questa nuova sede sarà più sicura e più funzionale, rispondendo in modo più adeguato alle esigenze del mondo del lavoro”.

L’Assessora ai Servizi Educativi Caterina Bonetti ha commentato: “Forma Futuro attendeva da anni questo importante intervento, che è stato possibile grazie alla positiva sinergia fra Regione e Comune. Al centro il ruolo essenziale della formazione professionale, volano per la rete produttiva del nostro territorio e non solo, per la realizzazione dei ragazzi, per la qualità di un lavoro in continuo aggiornamento, la cui piena valorizzazione è al centro dell’impegno congiunto dell’amministrazione regionale e cittadina”.

L’edificio è situato in via La Spezia n. 110 in un’area di proprietà della Regione Emilia-Romagna data in concessione al Comune di Parma.

Gli interventi di riqualificazione energetica interesseranno parte degli edifici che si affacciano su via La Spezia. Le altre costruzioni che fanno parte del complesso verranno demolite e sostituite da due nuovi immobili moderni, pluripiano, destinati ad aule, laboratori, uffici amministrativi e una sala conferenze: spazi rigenerati e adeguati alla normativa vigente, per la sicurezza degli oltre duemila studenti e studentesse che ogni anno si formano negli spazi di Forma Futuro.

Il progetto prevede un investimento di 6.490.000 euro ed è interamente finanziato all’Agenda Trasformativa per lo Sviluppo Sostenibile – ATUSS del Comune di Parma denominata “Parma 2030: Green e Smart per Tutti”. L’ATUSS di Parma si inserisce all’interno di un programma di investimenti di 110 milioni di euro promosso dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato da risorse del FESR – Fondo Europeo Sviluppo Regionale.

Gli spazi di Forma Futuro, strategici per la formazione di giovani e adulti, verranno così rinnovati e migliorati da un punto di vista energetico, riducendo i consumi energetici ed i costi di manutenzione con una struttura riqualificata, funzionale, sicura e accessibile.

Il progetto porterà benefici anche al quartiere Molinetto, con spazi verdi rinnovati e nuove attività. Le aree esterne saranno migliorate con alberature e interventi per mitigare i cambiamenti climatici. La valorizzazione del complesso di Forma Futuro ha un importante ruolo a servizio di istituzioni, imprese, associazioni e a tutti gli attori dello sviluppo economico, sociale e culturale del territorio della provincia di Parma, a sostegno delle politiche attive per la formazione e a contrasto dello “skill mismatch”, il disallineamento tra le competenze possedute da lavoratori e lavoratrici e quelle richieste dal mercato del lavoro.

Il progetto è seguito direttamente dalla S.O. Lavori Pubblici e Attuazione PNRR del Settore Opere Pubbliche del Comune di Parma, che ne curerà anche la Direzione dei Lavori.

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Gatteo. Iniziano i lavori post-alluvione

Il progetto ha ottenuto un finanziamento Pnrr di oltre 800.000 euro nell’ambito degli interventi approvati dal commissario straordinario alla ricostruzione per l’alluvione

Interessate via Cupa, Rigossa destra e sinistra e Fiumicino

Il Comune di Gatteo fa sapere tramite comunicato stampa che si è conclusa la gara di affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria puntuale nelle strade del territorio comunale e di consolidamento delle strade arginali allagate, danneggiate o franate durante l’alluvione del maggio 2023.

La gara è stata aggiudicata al Consorzio Caiec società cooperativa di Cesena e, a giorni, la ditta Baraghini costruzioni generali s.r.l. di Cesena inizierà i lavori di rifacimento del manto stradale nelle vie Fiumicino (dalla rotatoria Cavalieri del Lavoro al civico 70), Cupa, Rigossa destra e Rigossa sinistra (da via Staggetti al confine comunale). I lavori dovrebbero concludersi entro settembre.

Risorse Pnrr per 820 mila euro

L’intero importo dell’intervento, che ammonta a 820.000 euro, è stato finanziato con le risorse del Pnrr Misura 2 Componente 4 Intervento 2.1a, nell’ambito degli interventi ammessi a contributo con l’ordinanza n. 13 dal commissario straordinario alla ricostruzione nel territorio delle Regioni Emilia – Romagna, Toscana e Marche, dopo la ricognizione degli interventi ritenuti necessari.

“Lo scorso aprile a Gatteo Mare – si legge ancora nella nota stampa – sono stati, inoltre, eseguiti i lavori di bonifica del manto stradale dovuti agli avvallamenti creati dalle radici di pino, lavori che, vista la natura del nostro territorio, vengono eseguiti periodicamente”.

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Reggio Emilia, un nuovo centro multiservizi per chi vive in povertà estrema o senza dimora

REGGIO EMILIA – Sorgerà nei locali in disuso di via Kennedy, di proprietà di Asp-Città delle Persone, il nuovo Centro servizi per persone di marginalità, anche estrema e senza dimora. Il progetto, che risale già alla passata amministrazione, prevede la realizzazione di un polo multi-disciplinare e multi-servizi, per la presa in carico integrata e l’offerta di un percorso partecipato di accompagnamento funzionale allo stato di salute, economico, familiare e lavorativo della persona e delle famiglie che si trovino o rischino di trovarsi in condizioni di grave deprivazione.

La sede individuata per il nuovo Centro servizi, finanziato dal Pnrr con oltre 900.000 euro, è in via Kennedy nello stesso immobile della nuova Casa della Comunità ovest. Lo scorso 18 aprile 2025, la giunta comunale ha approvato l’indizione della procedura di gara “Lavori per la realizzazione di Centri servizi per persone di marginalità, anche estrema e senza dimora, presso l’immobile sito in Via Kennedy n. 15 – 17”.

“L’appalto – si legge nel bando – ha per oggetto l’esecuzione dei lavori e di tutte le opere e provviste necessari per la realizzazione dell’intervento di seguito indicato mediante l‘uso di materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale durante il ciclo di vita dell‘opera conformi ai criteri ambientali minimi (CAM) del Ministero dell‘Ambiente e della sicurezza energetica (DM 23 giugno 2022).

Il progetto riguarda la realizzazione di un centro servizi per persone di marginalità anche estrema e senza dimora, nell’ambito dei finanziamenti PNRR-M5C2-I1.3. La proposta progettuale si concretizza nella messa a disposizione e nella riconversione di una struttura attualmente in disuso, prevedendo: limitata demolizione di pareti divisorie interne (non portanti) con rimodulazione ambienti mediante limitata demolizione di tramezze e realizzazione di nuove pareti in cartongesso coibentate; adeguamento servizi igienici; sostituzione serramenti interni; sostituzione pavimenti e sottofondi; nuovi intonaci e tinteggi interni ed esterni; sistemazione esterne e verde attrezzato sulla terrazza principale; allargamento apertura tra reception e spazio di primo colloquio, per ottenere un grande spazio accoglienza; opere di manutenzione e sostituzione di alcuni brise-soleil che risultano danneggiati.

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Cantiere aperto in via Saffi per la nuova Stazione di Posta

In viale Saffi sono iniziati i lavori per ricavare una nuova Stazione di Posta. In un vecchio edificio di proprietà del Comune, dove già in passato sono stati ricavati degli alloggi popolari per famiglie e persone a basso reddito, l’Amministrazione investe 910mila euro per creare un nuovo servizio, con l’obiettivo di garantire un tetto e un riparo temporaneo a chi ne ha bisogno. Il progetto è finanziato dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La gara d’appalto se l’è aggiudicata il Consorzio Caiec, una società cooperativa con sede a Cesena, che ha offerto un ribasso del 19 percento. I lavori avranno una durata di circa otto mesi, quindi l’immobile sarà pronto tra fine estate e inizio autunno.

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Comune di Misano Adriatico, Appalto integrato per la realizzazione di una nuova costruzione asilo nido ubicato in via Copernico

Il Consorzio Caiec si è aggiudicato l’appalto integrato relativo al nuovo asilo nido del Comune di Misano Adriatico, ubicato in via Copernico.

L’area in cui sorgerà il nuovo asilo Nido si colloca all’interno di un parco intercluso tra edifici residenziale in una traversa afferente a via Tavoleto. Il nuovo Asilo Nido accoglierà 36 bambini.

Questi saranno suddivisi in due unità funzionali in base alle diverse fasce di età previste per la scuola dell’infanzia: dai 10 ai 36 mesi.

Il nuovo asilo Nido è costituito da un edificio ad un piano fuori terra, con una superficie coperta pari a 452,90 mq. L’edificio, con copertura a falda nelle aule dei bambini e piana nella zona comune e servizi, è composto da un’ampia zona di ingresso afferente alle stanze e ai servizi. La copertura sarà realizzata con un sistema completamente “a secco”, in modo da migliorare lo smaltimento delle acque meteoriche, salvaguardando la durabilità strutturale e le performance termo-igrometriche delle varie componenti dell’edificio.

Il dimensionamento della nuova struttura prende in considerazione uno standard che consenta una efficiente distribuzione spaziale per il contenimento e l’ottimizzazione degli spazi per le attività dei bambini e per quelle generali. Il nuovo edificio sarà concepito per funzionare, in esercizio, ad energia quasi zero e su questo obiettivo verranno indirizzate tutte le successive scelte progettuali e tecnologiche, dalla scelta dei materiali alla messa a punto di accorgimenti per favorire comportamenti virtuosi dell’utenza. L’intervento prevede caratteristiche tali da promuovere il benessere dei bambini e degli operatori, l’accoglienza e la partecipazione dei genitori alla costruzione del percorso educativo secondo i moderni indirizzi pedagogici.


Museo Maxxi a Roma, affidamento dei lavori relativi alla riqualificazione degli impianti tecnologici di climatizzazione

Il Consorzio Caiec è l’aggiudicatario dei lavori di “riqualificazione degli impianti tecnologici di climatizzazione in regime estivo e invernale” presso il Museo MAXXI sito in via Guido Reni n. 4 a Roma.

Il progetto prevede che per la climatizzazione saranno posti in opera in copertura tre gruppi polivalenti a pompa di calore in sostituzione degli attuali. In centrale termica si provvederà alla completa dismissione della stessa mantenendo solo i collettori dei circuiti secondari per effettuare il riallaccio ai circuiti secondari. In centrale termica saranno posizionati serbatoi inerziali per una capacità totale di 2000 litri per polivalente. In copertura si effettuerà la rimozione dei gruppi frigoriferi esistenti, il taglio delle tubazioni fredde in prossimità degli stessi gruppi per consentire l’allaccio delle nuove macchine di climatizzazione.

Dalla copertura saranno realizzate le linee distributive nuove per il fluido vettore caldo fino in centrale termica sfruttando un cavedio esistente ed avendo individuato il percorso fino alla centrale termica. Dai serbatoi inerziali posti in centrale termica si realizzerà la rete distributiva interna alla stessa per collegare il collettore dei circuiti secondari. Le nuove unità polivalenti saranno in grado di soddisfare le richieste dell’edificio come da relazione di calcolo fornita dalla stazione.


Comune di Seravezza, demolizione ricostruzione dell’impianto sportivo presso la scuola elementare primaria E. Frediani

Il Consorzio Caiec si è aggiudicato l’appalto dei lavori di demolizione e ricostruzione senza incremento di volume (ristrutturazione edilizia ricostruttiva) di un impianto sportivo coperto di corredo alla scuola elementare E. Frediani in Seravezza capoluogo (LU). Il complesso edilizio (scuola, spazi aperti di pertinenza, palestra e servizi annessi) è distribuito su un’area di circa mq. 2500 complessivi, è compreso all’interno del centro abitato di Seravezza.  Il sopra descritto impianto sportivo coperto è stato realizzato negli anni ’60 del ‘900 ed è ben descritto, come “stato attuale”, e anche nello stato di degrado che ha portato l’Amministrazione a dichiarare l’inagibilità, dalla “relazione per la verifica della vulnerabilità sismica della scuola E. Frediani redatta dall’ ing. M. Silicani nel 2018.

Il progetto in esame prevede la demolizione con successiva ricostruzione della palestra e degli spazi ad uso connettivo e servizio dell’attività sportiva, senza incremento di volume con differente sagoma, per adeguare il tutto alla normativa vigente e rendere fruibile l’impianto stesso attualmente inagibile. L’intervento di progetto dovrebbe garantire un miglioramento di impatto visivo e di inserimento ambientale in virtù della riduzione di superficie coperta e di volume rispetto all’attuale, ed anche in considerazione delle demolizioni delle “superfetazioni incongrue” che, soprattutto sull’angolo nord-ovest, mal si connettono con il fabbricato “storico”. L’intervento si configura dal punto di vista del risparmio energetico, ai sensi del DM 26 giugno 2015, come “Nuova costruzione”, in quanto l’intervento di demolizione e ricostruzione è una casistica espressamente richiamata all’interno di tale definizione dalla Norma sopra citata. Il progetto pertanto rispetta i requisiti previsti dal Decreto in materia di requisiti energetici minimi.


Mercato Saraceno, assegnato l’appalto per gli impianti della scuola Ricchi

Assegnato l’appalto per gli ulteriori lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento impiantistico alla scuola Ricchi nell’ambito del progetto di ristrutturazione e messa in sicurezza dell’edificio.

Ad aggiudicarsi l’appalto è stato il Consorzio Caiec di Cesena che ha indicato come ditte esecutrici la cooperativa Restauri costruzioni e servizi di Verucchio e la ditta Electricline di Mercato Saraceno. I lavori aggiudicati corrispondono a un importo contrattuale complessivo di 610.918,07 euro di cui 14.992,31 euro per oneri di sicurezza, e 192.986,38 euro per costi della manodopera e prevede circa 240mila euro di lavori su impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi, 70.600 euro circa di impianti idrico-sanitari, cucine, lavanderie. […]

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Aggiudicazione dei lavori di riqualificazione energetica del Palazzo della Farnesina, Roma

Il Consorzio CAIEC, in collaborazione con il Consorzio Ciro Menotti, si è aggiudicato l’appalto per i lavori di riqualificazione energetica del Palazzo della Farnesina a Roma.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per conto del Ministero degli Affari Esteri, ha stanziato circa € 13.000.000,00 per i lavori di riqualificazione energetica dello storico palazzo. Gli interventi della sede del Ministero degli Esteri riguardano la sostituzione dei serramenti attuali, sia sulle facciate del fronte principale che su una delle corti interne, e l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a LED.

L’appalto è finanziato con Fondi Prepac 2016 (Programma di Riqualificazione Energetica della Pubblica Amministrazione) e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

I tempi di esecuzione delle attività affidate dovranno essere di 648 giorni anziché di 720, come indicato dal bando.